Il sentiero stretto ... e oltre by Pier Carlo Padoan;

Il sentiero stretto ... e oltre by Pier Carlo Padoan;

autore:Pier Carlo, Padoan; [Padoan, Pier Carlo ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Politica, Economia, Contemporanea
ISBN: 9788815350954
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2019-09-15T00:00:00+00:00


2.

L’economia italiana a guida giallo-verde. Le promesse elettorali alla prova della prima manovra economica del governo Conte

• Professor Padoan, prima di analizzare nel dettaglio l’attuale stato di salute dell’economia italiana, vorrei rivolgerle una domanda personale. Com’è la sua nuova vita da parlamentare?

Posso citare due esperienze distinte di rapporti con il parlamento. La prima da ministro, nella passata legislatura e non ero parlamentare, la seconda ora, da deputato dell’opposizione. Una delle cose che più mi avevano colpito non positivamente nella mia attività da ministro era il tono delle interlocuzioni periodiche con i parlamentari. Molto spesso, a fronte della domanda di un esponente dell’allora opposizione, e in presenza di una risposta molto accurata predisposta dagli uffici del mio ministero, nella replica non vi era alcun riferimento al contenuto dell’argomento trattato. Spesso si trattava di veri e propri insulti. Un atteggiamento che immagino fosse guidato dalla necessità di mostrarsi aggressivi in televisione, poiché quelle sedute erano pubbliche. Tutto ciò mi ha fatto riflettere sul ruolo del parlamento, l’istituzione principe di una democrazia, che spesso viene strumentalizzato per scopi tipici di una campagna elettorale continua. Nei miei primi mesi da parlamentare di un’opposizione che spesso si confronta con una maggioranza molto vigorosa e chiassosa, ho riscontrato che la dimensione prettamente elettoralistica continua a dominare i rapporti tra governo e opposizione. Un confronto spesso muscolare, mentre invece andrebbe ricercato il dialogo. Va detto che questa maggioranza mi sembra particolarmente refrattaria a coltivare un vero confronto. Emerge quasi un senso di faticosa tolleranza rispetto al fatto che vi siano parlamentari dell’opposizione che la pensano diversamente. Anche questo non è un bel segnale su come funzionano le nostre istituzioni rappresentative.

• Lei ha esordito da ministro mentre era in Australia, e ha raccontato della telefonata che ricevette, in cui le chiedevano di entrare nel governo Renzi. Non ci ha detto però come ha concluso la sua esperienza alla guida dell’Economia.

Ho cominciato in Australia e ho finito a Gander, nella provincia canadese di Terranova. Il governo Conte è nato il 1o giugno 2018. Due giorni prima, il 30 maggio sono partito per una riunione del G7 in Canada in missione ufficiale. L’Italia doveva essere rappresentata dal governo in carica. A metà strada, a Gander, ci fu uno scalo tecnico per fare rifornimento, perché la riunione si teneva sulla costa del Pacifico del Canada. Mi arriva un messaggio di Gentiloni: c’è un nuovo governo, torna indietro. Quindi non sono mai arrivato sul Pacifico. Le istituzioni italiane furono rappresentate dall’allora direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via che era già lì, e dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

• Passiamo alla situazione attuale. Professor Padoan, come si presenta in questi ultimi mesi la nostra economia?

All’indomani delle elezioni del 4 marzo 2018, i mercati sono rimasti in attesa di capire quali sarebbero state le decisioni del governo che andava costituendosi. Lo scenario si è radicalmente ribaltato tra aprile e maggio, quando i sottoscrittori del «contratto» hanno cominciato a diffondere alcune anticipazioni su una serie di questioni. A partire dal cosiddetto «piano B»,



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